Tutte le fasi di produzione e controllo garantiscono la qualità dei prodotti della Centrale del Latte di Torino

 

Grazie ad un ampio e diversificato programma di investimenti, il controllo di tutte le fasi di lavorazione del latte alimentare della Centrale è gestito da sofisticati sistemi computerizzati ed informatici che permettono all’azienda l’ottenimento di risultati qualitativi e quantitativi di assoluta leadership nel proprio mercato di riferimento.

 

Dalla cascina alla Centrale

Nelle campagne dei dintorni di Torino esistono circa 40 aziende agricole che forniscono il latte alla Centrale. Tutte le mucche sono sottoposte a controlli sanitari dalle Autorità Veterinarie per garantirne lo stato di salute, così come molti controlli igienici sono effettuati per accertare la correttezza delle operazioni di mungitura. Ogni 12 ore si procede alla mungitura che viene effettuata applicando le più moderne tecnologie per un’ulteriore garanzia di salubrità del latte raccolto. Il latte appena munto, per legge, deve essere filtrato e refrigerato nell’Azienda di produzione. Ogni giorno le autocisterne della Centrale effettuano la raccolta dai frigoriferi contenenti il latte appena munto e lo portano, il più celermente possibile, alla Centrale di Torino.

La qualità finale del latte della Centrale dipende dalla metodicità e assiduità dei controlli sia chimici che batteriologici fatti sul latte crudo alla stalla, effettuati giornalmente presso il laboratorio della Centrale e settimanalmente presso il Laboratorio accreditato ubicato nello stabilimento di Firenze.

 

 

Tante analisi per tanta sicurezza

Grazie ad una collaudata e qualificata struttura interna di laboratorio, il latte giunto alla Centrale subisce numerosi esami chimico-fisici e microbiologici, prima di essere immesso in commercio. L’insieme di queste analisi rivela eventuali anomalie del prodotto e permette di scoprire e respingere le partite di latte non idonee agli standard di qualità previsti dalla legge. Sono in media 400 al giorno le analisi e le indagini chimiche e batteriologiche effettuate per monitorare l’intero sistema produttivo.

Anche le Autorità Sanitarie compiono periodicamente una serie di esami nei loro laboratori sia sul latte crudo in arrivo, sia sul prodotto finito in uscita pronto per essere distribuito.


Dopo le operazioni di filtrazione per eliminare eventuali impurità, il latte deve essere sottoposto ad ulteriori trattamenti di risanamento all’interno della Centrale: la pastorizzazione o la sterilizzazione.

 

Pastorizzazione

È un sistema di riscaldamento del latte ad una temperatura prestabilita per un tempo necessario a distruggere tutti i germi patogeni, senza intaccare le proprietà alimentari del prodotto.
Filtrato e raffreddato, il latte giunge al pastorizzatore all’interno del quale percorre quattro sezioni distinte corrispondenti alle quattro fasi principali del processo di pastorizzazione:

  1. Preriscaldamento del latte all’entrata
  2. Riscaldamento alla temperatura di pastorizzazione
  3. Sosta del latte
  4. Sezione di raffreddamento in uscita.

Contemporaneamente alle operazioni di pastorizzazione, il latte subisce un processo di omogeneizzazione.

Omogeneizzazione

È un processo meccanico che consente di frantumare, in appositi apparecchi detti “omogeneizzatori”, i globuli di grasso del latte, disperdendoli in modo uniforme nella massa liquida. La dispersione risulta in questo modo molto più stabile e si riduce quindi la tendenza all’affioramento del grasso. Il latte omogeneizzato ha come prerogativa principale quella di avere un sapore più uniforme, gustoso e gradevole migliorandone la digeribilità.

 

Sterilizzazione mediante sistema UHT

L’Ultra High Temperature è un processo di risanamento durante il quale il latte viene riscaldato a 140°C per un tempo che varia tra i 2 e i 3 secondi, sufficienti a distruggere tutti i microrganismi presenti in forma vegetativa. Successivamente il latte viene riportato a una temperatura di 18°C. Scopo della sterilizzazione è ottenere un prodotto esente da qualsiasi forma contaminante e, di conseguenza, dotato di grande attitudine alla conservazione. Il latte UHT infatti può essere conservato per lungo tempo, anche fuori dal frigorifero, a condizione che sia convenientemente confezionato. Naturalmente, una volta aperta la confezione, il latte va conservato in frigo e consumato entro 3/4 giorni per evitare che i microrganismi esterni, venuti a contatto con il latte, riproducendosi lo rendano acido in breve tempo.

Confezionamento

Alla fase di risanamento segue quella di confezionamento necessaria ed indispensabile per concludere il ciclo, garantendo al consumatore un prodotto salubre e genuino.

Il latte viene confezionato in bottiglie di vetro, in bottiglie di plastica e in pacchetti di carta.

Il latte pastorizzato trascorre il breve intervallo tra il confezionamento e la distribuzione all’interno della cella frigorifera. Qui i contenitori sostano ad una temperatura di 4°C.

Le confezioni, tramite impianti automatici di immagazzinamento, vengono infine sistemate nelle casse ed avviate nelle celle frigorifere, pronte per essere caricate a bordo di circa 70 automezzi adibiti giornalmente alla consegna.

Una corretta sanificazione degli impianti preserva dal pericolo di una contaminazione del latte già trattato termicamente. Dal funzionamento di questo reparto dipende lo svolgimento normale del ritmo produttivo.

 

Distribuzione

È necessario che il latte pastorizzato, dopo la “sosta” nella cella frigorifera della Centrale, arrivi al consumatore in condizioni ottimali. Per questo motivo deve essere trasportato da automezzi dotati di impianto di refrigerazione e coibentati in modo da mantenere il latte costantemente a basse temperature ed al riparo dalla luce. Questo servizio richiede una organizzazione efficace, che assicuri una distribuzione capillare in un tempo sufficientemente breve.

In Piemonte i prodotti vengono consegnati quotidianamente a circa 5000 punti vendita della Grande Distribuzione e del dettaglio tradizionale attraverso una rete di circa 70 automezzi refrigerati.

La distribuzione avviene direttamente nella città di Torino e nella relativa provincia, mentre è affidata a concessionari di zona per le province di Asti, Cuneo, Aosta, Biella, Vercelli, Alessandria e per l’area di Pinerolo.