“I 70 anni della Centrale del Latte di Torino”
Mostra fotografica e di altre opere artistiche alla Biblioteca civica Villa Amoretti
Il primo ottobre di 70 anni fa apriva i battenti lo stabilimento della Centrale del Latte di Torino, in via Filadelfia. L’avveniristica struttura architettonica, opera di Luigi Buffa, ancora oggi impressiona per la sua modernità architettonica con la sua grande sala sormontata da archi parabolici in cemento armato, che la caratterizzano e ne disegnano un evidente tratto distintivo di riconoscimento.
Lo stabilimento progettato da Luigi Buffa resta ancora oggi uno dei pochi esempi di architettura produttiva dell’immediato dopoguerra che, nella nostra città, non abbia subito un destino di riconversione post-industriale; l’impianto è infatti tuttora in pieno utilizzo, risultando perfettamente idoneo allo svolgimento del ciclo produttivo per cui fu progettato all’origine.
La mostra fotografica, allestita nel Salone Aulico della Biblioteca civica Villa Amoretti, sarà visitabile dal 15 settembre al 6 ottobre 2022, negli orari di apertura della sede.
La mostra vuole celebrare il 70° anniversario dell’avviamento della produzione di latte nello stabilimento, ripercorrendo gli anni della costruzione e sviluppo del sito produttivo di via Filadelfia, dagli anni 50 in poi.
Le foto sono quasi tutte rigorosamente in bianco e nero, molte delle quali provenienti dall’ Archivio Storico della Città di Torino.
Insieme alla raccolta fotografica della Centrale, verranno esposte alcune opere pittoriche dell’artista Paolo Bovino.
Vivendo dai tempi dell’infanzia in via Baltimora, Paolo Bovino, artista visionario torinese, non poteva che rimanere impressionato dagli archi anelanti della Centrale e dalla sua svettante ciminiera. Li ha dipinti più volte nel corso degli anni, lasciando sempre diffondere, fra le pure geometrie, una magica luce artificiale.
Memore delle tele metafisiche e surreali di De Chirico, Magritte e Delveaux, Bovino ci suggerisce forse che esiste un mondo di operosità e di ingegno all’interno di queste ardite e solitarie strutture urbanistiche, una “vita segreta” che attraverso le macchine giunge fino all’uomo.
Ci sarà anche una sezione dedicata ai più piccoli, con la mostra dei disegni delle scuole della Circoscrizione 2, che hanno partecipato al contest “Libera la fantasia e disegna la tua etichetta”, in collaborazione con Unicef – sezione provinciale di Torino.
La Centrale del latte di Torino è da oltre vent’anni impegnata nelle attività di informazione verso consumatori e mondo scuola sia su tematiche di prevenzione ed educazione alimentare oltre che sull’ambiente: cibo di qualità, benessere dei consumatori e sostenibilità sono da sempre valori al centro dell’attenzione per la Centrale del Latte di Torino che si impegna ogni giorno a sostenere la sua missione “Il latte: buono per te e buono per l’ambiente”.
Per rinforzare il suo legame con questi valori e con la Città di Torino – in cui è presente con lo stabilimento di produzione da 70 anni – la Centrale ha promosso un contest artistico.
Dedicato ai bambini delle scuole elementari e ragazzi delle scuole medie della Circoscrizione 2 di Torino, l’obiettivo del contest è stato sensibilizzare alle tematiche di sana alimentazione, rispetto dell’ambiente e attenzione al riciclo.
Il contest, favorevolmente accolto da molti insegnanti, ha visto coinvolti numerosi studenti nella produzione di un disegno avente come tema “Il latte: buono per te e buono per l’ambiente”. I disegni scelti da una apposita giuria verranno riprodotti sulle etichette delle bottiglie rPET (plastica riciclata), in distribuzione nei mesi di dicembre 2022-gennaio 2023.
Tutti gli elaborati pervenuti – vincitori e non – saranno esposti in occasione della mostra e saranno al centro dell’attenzione durante l’iniziativa “Centrale in Festa” (70° anniversario dell’avvio della produzione di latte nello stabilimento della Centrale del Latte di Torino) che si terrà l’1 e 2 ottobre, evento che si snoderà su varie attività coinvolgenti il territorio, le famiglie e naturalmente i bambini, presso il Parco Rignon.
Da oltre 70 anni, CENTRALE DEL LATTE DI TORINO, con oggi 5.000 clienti serviti ogni giorno, 4 piattaforme distributive, un parco mezzi di oltre 70 camioncini, è leader in Piemonte per la produzione e distribuzione di latte (fresco, a lunga durata ESL e a lunga conservazione UHT). L’azienda, parte di Centrale del Latte d’Italia e Newlat Food, (rappresentano oggi il terzo operatore italiano del settore Milk & Dairy) commercializza anche prodotti freschi/freschissimi (panna, insalate di IV gamma, yogurt, latticini, bevanda a base di soia, avena e riso, uova, pasta fresca e molti altri). I marchi di proprietà sono Tapporosso, Piemonte, LAATTE Tapporosso, Cappuccino Lovers. La ricerca della qualità e il controllo della sicurezza di tutta la filiera sono massime e la mission aziendale è produrre e commercializzare prodotti di alta qualità, sviluppando e rafforzando il proprio ruolo di polo interregionale collocato tra i grandi gruppi di riferimento e i numerosi operatori di piccole dimensioni.
www.centralelatte.torino.it.
Paolo Bovino, compositore visuale e filmaker, nasce a Torino nel 1970.
Insegnante di letteratura italiana e storia dell’arte, autore di un trattato di estetica I limiti delle arti secondo l’effetto (1995) e di un Manifesto del Neopurismo (1997), per alcuni anni si dedica alla alla biblioteconomia e alla critica musicale, scrivendo sulla rivista “Musicalia”.
Come artista, essendo stato allievo di Giacomo Soffiantino, da un trentennio porta avanti la sua ricerca nell’ambito delle arti figurative con tecniche tradizionali, mirando all’astrattezza musicale, approdando a mostre quali “Dal suono al segno” (Torino, Circolo Ufficiali, 2001), “Iuvenilia” (Basel, 2001), “Trasfigurazione” (Torino, Palazzo Ceriana Mayneri, 2005), “Svelate” (Palazzo Graneri della Roccia, Torino, 2015), “L’impero delle illusioni” (Torino, Golden Palace, 2011),“Il codice della vita” (Torino, Boston Art Hotel, 2018). Ha partecipato, fra le più importanti collettive, alla 54ma Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi, all’Accessible Art Fair Bruxelles nel 2016 e alla mostra “Artisti d’Italia” presso la Villa Reale di Monza nel 2022.
Vincitore del premio “Casa Natale di Cesare Pavese” nel 1997, ha collaborato iconograficamente al volume “Il Millennio Composito di San Michele della Chiusa”, pubblicato da Melli. Di lui hanno parlato, fra gli altri, Angelo Caroli, Elisabetta Tolosano, Fernarda De Bernardi, Giangiorgio Massara.
Assecondando la sua vocazione a cimentarsi in più campi espressivi, come videomaker ha prodotto documentari didattici in collaborazione con l’Istituto d’Arte “A. Passoni”, il Museo Nazionale del Cinema e la Fondazione Re Rebaudengo di Torino, nonché cortometraggi per l’Alpha Centauri Studium. Nel 2006 ha vinto il 1° premio al Civitavecchia Film Festival con l’opera Fra cielo e terra (8’) su musica di Shostakovic, trasmesso su Rai satellite, mentre è del 2008 la collaborazione con l’attrice Elena Presti per un corto surreale su musica propria, Stupro (13’) girato nei luoghi storici di Torino, a sostegno dei diritti umani, contro la violenza alle donne. Nel 2009 la sua trasposizione filmica de “Il muro” di J. Sartre ottiene il “Premio Città di Torino” dal Museo diffuso della Resistenza. Si ricorda anche il documentario Le digressioni armoniche di Jennifer Larmore, dedicato alla nota mezzosoprano statunitense, in collaborazione con l’Opus Five Quintet e il Shéhérazade Ballet of Turin coordinato da Erica Cagliano
Nel 2010 ha pubblicato la raccolta poetica Le voci racchiuse nei venti per WLM e, nel 2021, il saggio I volti dell’Eterno Femminino, apologia dell’Essere e della Rappresentazione per Colosseo Editore, premiato al concorso “Cibotto”.
Insegna presso il Liceo Artistico “Cottini” di Torino.
paolobovino@gmail.com – www.paolobovino.com
La Biblioteca civica Villa Amoretti ha sede nella settecentesca villa intitolata alla famiglia originariamente proprietaria, all’interno del parco Rignon. Inaugurata il 2 maggio 1977, è stata oggetto di un importante progetto di riqualificazione e di accurati interventi di restauro terminati nel 2007, che hanno consentito il recupero dell’Aranciera destinata alla lettura di quotidiani, riviste, periodici e la realizzazione di un nuovo padiglione adibito a sala cataloghi e lettura, con tavoli e sedute quasi immersi nel verde, grazie alle ampie luminose vetrate. La Biblioteca civica Villa Amoretti svolge una funzione fondamentale di informazione, conoscenza, servizi al cittadino e rappresenta un prezioso polo culturale e di aggregazione per l’intero territorio.